• Che aliquota iva è prevista per l’acquisto dei materiali da pavimento e rivestimento?
• Che aliquota iva è prevista per l’acquisto dell’arredo per il bagno?
• A livello di materiale, che differenze ci sono tra un pavimento in gres porcellanato e uno in PVC?
• Per il pavimento del bagno posso utilizzare le doghe in legno o è rischioso?
• Quali tipologie di materiale da pavimento si possono pulire con la vaporella 100°?
• Che differenza c’è tra la rubinetteria in ottone e quella in acciaio?
• Esistono dei modelli di wc che permettono di sprecare meno acqua?
• Ci sono dei materiali più indicati per i top dei bagni in quanto più resistenti?
Che aliquota iva è prevista per l’acquisto dei materiali da pavimento e rivestimento?
Per quanto riguarda i materiali da pavimento e rivestimento, l’aliquota iva prevista in caso di sola fornitura è quella ordinaria, attualmente pari al 22%; nel caso l’intervento da eseguire preveda sia la fornitura che la posa in opera dei materiali, sono previste delle aliquote iva agevolate al 4% o al 10% a seconda degli specifici casi previsti dalla legge vigente.
Come faccio a sapere se l’intervento che devo eseguire rientra nei casi previsti dalla legge per ottenere le agevolazioni iva?
I casi previsti dalla legge riguardano situazioni ben definite come, ad esempio, la costruzione/ristrutturazione della prima casa o le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Queste situazioni vanno individuate con precisione e, di solito, se ne occupa il professionista (geometra o architetto) che segue la presentazione al Comune competente dei documenti necessari per poter procedere all’esecuzione dei lavori. Dunque, è necessario chiedere a quest’ultimo se il nostro caso rientra tra quelli che possono avere le agevolazioni iva.
Che aliquota iva è prevista per l’acquisto dell’arredo per il bagno?
Di norma l’aliquota prevista è quella ordinaria, attualmente pari al 22%. Per quanto riguarda gli acquisti di apparecchi sanitari e rubinetteria, completi di installazione, è possibile usufruire delle medesime agevolazioni iva previste per i materiali da pavimento e rivestimento, sempre nei casi e nei limiti previsti dalla legge vigente.
Posso detrarre dai miei redditi gli acquisti di materiali da pavimento, rivestimento e arredo per il bagno?
La possibilità e le modalità di detrazione dai redditi delle spese riferite a pavimenti, rivestimenti e arredo del bagno sono definite di anno in anno dalle leggi finanziarie varate dallo Stato. È quindi indispensabile verificare con il proprio consulente fiscale se si rientra nelle casistiche previste dalla legge vigente.
A livello di materiale, che differenze ci sono tra un pavimento in gres porcellanato e uno in PVC?
Il gres porcellanato è un materiale compatto, composto da sabbia, varie tipologie di argilla e sostanze naturali che vengono pressate e cotte in lunghi forni ad alte temperature. Su questa base è applicata una stampa grafica che può riprodurre l’effetto del legno, del cemento, del tessuto, del marmo, della pietra, ecc. E’ un materiale non poroso, quindi molto resistente all’usura, all’acqua e al gelo ed è facile da pulire. Il gres porcellanato, però, è freddo al calpestio per cui non è particolarmente adatto ad ambienti in cui si fanno attività a terra, come ad esempio le palestre, gli asili, ecc. Il gres viene posato accostando le piastrelle una all’altra, separate da una fuga di pochi mm che poi viene riempita con dello stucco generalmente di un tono molto vicino a quello del materiale scelto.
Il PVC, termine comunemente utilizzato per definire i pavimenti vinilici, è un prodotto formato da più strati di diversi materiali che vengono uniti tra loro tramite un procedimento industriale. Lo strato più superficiale si chiama “strato di usura”, un film trasparente con uno spessore che varia da 0,2 a 0,7 mm: è fondamentale scegliere un PVC con uno strato di usura adeguato all’ambiente da pavimentare. Se si tratta di un locale pubblico, infatti, è necessario orientarsi verso un PVC con strato di usura più alto.
I pavimenti in PVC, quindi, sono molto resistenti e adatti ai cosiddetti ambienti ad alto traffico. Se vengono a contatto con sostanze chimiche, nella maggior parte dei casi non subiscono alterazioni. Possono essere utilizzati anche in zone umide e sono più resistenti al fuoco rispetto ad un parquet.
Il PVC è un materiale che si posa flottante o ad incollo accostando le doghe o le piastre una all’altra, senza creare fughe. Grazie al suo spessore ridotto (che va dai 2 agli 8 mm) è ideale nelle ristrutturazioni perché può essere posato su pavimentazioni esistenti senza dover ridurre l’altezza delle porte.
No, il linoleum è un materiale diverso. Infatti viene prodotto mettendo assieme farina di legno, olio di lino, resine naturali e pigmenti colorati.
Per il pavimento del bagno posso utilizzare le doghe in legno o è rischioso?
E’ vero che l’umidità è la prima nemica del parquet in quanto può essere assorbita dalle fibre del legno e causare deformazioni o cambiamenti di colore. Ma è vero anche che l’umidità in bagno si crea essenzialmente dopo la doccia e che, quindi, per non intaccare il parquet sarà sufficiente arieggiare bene la stanza. Piccoli schizzi non sono un problema per il legno; ciò che il parquet teme è l’acqua stagnante, lasciata lì per tante ore. Ma c’è qualcuno di noi che non la asciugherebbe, anche su un pavimento in gres porcellanato?
Un altro aspetto poi che ci fa schierare a favore dell’utilizzo del parquet in bagno è il fatto che, al giorno d’oggi in Italia, l’essenza più venduta è il Rovere. E’ uno dei legni più robusti e, grazie alla sua elasticità, risulta più stabile anche in ambienti umidi. In bagno (e oramai in tutti gli ambienti della casa) è da preferire il parquet multistrato, rispetto a quello massiccio, ma non ci sono altre controindicazioni!
Quali tipologie di materiale da pavimento si possono pulire con la vaporella 100°?
La vaporella 100° si può utilizzare sui materiali maggiormente resistenti, quindi sul gres porcellanato e sulla ceramica.
Se devo rifare il pavimento della mia abitazione attuale, devo per forza demolire quello attuale o ci sono soluzioni alternative?
Ci sono soluzioni alternative. Per evitare lo smantellamento dei pavimenti esistenti, evitando polvere, rumori e costi aggiuntivi, è possibile scegliere un materiale sottile da posare in sovrapposizione a quello attuale. In questo caso è consigliabile scegliere un PVC che, esteticamente, può richiamare l’effetto del legno, del gres porcellanato, del marmo, del tessuto, ecc. L’importante è che il fondo sul quale verrà applicato il nuovo pavimento sia liscio e senza imperfezioni. Nel caso in cui il PVC venga posato su un pavimento in piastrelle, ad esempio, sarà necessario effettuare una rasatura con prodotti idonei affinché, con il passare del tempo ed il calpestio, i segni delle fughe sottostanti non vengano evidenziati sul nuovo pavimento.
Che differenza c’è tra la rubinetteria in ottone e quella in acciaio?
La rubinetteria in ottone è sicuramente la più venduta. Rispetto a quella in acciaio ha un costo minore e, per essere utilizzata nei bagni viene cromata. La cromatura è realizzata dalle galvaniche e, in passato, prevedeva l’applicazione del cromo esavalente, poi classificato come cancerogeno. Oggi viene utilizzato invece il cromo trivalente. Un miscelatore in ottone cromato è più semplice da produrre: una volta ottenuto lo stampo si fa colare l'ottone all'interno e si ricavano le varie componenti per il rubinetto.
La rubinetteria in acciaio, invece, non richiede nessun trattamento galvanico o di verniciatura. L’acciaio inossidabile, tramite un processo di passivazione, è protetto da una pellicola che si forma a contatto con l’aria e che rende la sua superficie compatta e inalterabile, impedendo a sporco e batteri di sedimentarsi. L’acciaio più pregiato, usato per la produzione della rubinetteria, è di tipo AISI 316L dove la L identifica il basso contenuto di carbonio. E’ particolarmente resistente all’azione corrosiva degli agenti esterni, tra cui la ruggine, ed è 100% riciclabile, quindi non produce sostanze nocive per l’uomo o l’ambiente.
Un miscelatore in acciaio è più difficile da lavorare perché deve essere scavato e tornito.
Esistono dei modelli di wc che permettono di sprecare meno acqua?
Sì, in commercio ci sono i vasi in ceramica senza brida. Grazie ad un innovativo sistema di risciacquo con bordo a vista, permettono di utilizzare una quantità minore d’acqua. Inoltre sono più igienici perché non presentano zone di deposito dello sporco e sono anche più semplici e veloci da pulire.
Ci sono dei materiali più indicati per i top dei bagni in quanto più resistenti?
I materiali proposti al giorno d’oggi per l’arredamento del bagno sono tantissimi. Per i top la scelta solitamente ricade su piani in bimelaminico (formati da particelle di legno idrorepellente), in legno massiccio o impiallacciato, in laminato decorativo, in gres (solitamente ricavati da lastre composte da argille pressate e cotte a temperature elevate), o in materiali solidi composti da minerali naturali e resine. Tra questi il più resistente a qualsiasi sostanza e agli urti sembra essere quello in gres, ma in generale si può dire che la durata del top del bagno dipende molto dai detergenti che utilizziamo per la pulizia. Indipendentemente dalla tipologia di materiale scelto, è importante non usare prodotti abrasivi, candeggina o sostanze acide in quanto potrebbero rovinare irrimediabilmente il top. E’ sempre consigliabile l’utilizzo di panni morbidi e di detergenti neutri. In particolare sui piani in legno si raccomanda di evitare il ristagno d’acqua in quanto il calcare ha un’azione ossidante.